In una città
ricca di storia e tradizioni, di arte e di cultura quale
è Roma, l’Associazione Culturale “L’Architasto”
viene a porsi come una nuova realtà diretta a riscoprire
aspetti artistici connaturati nel substrato della Città.
L’Associazione Musicale di promozione
sociale “L’Architasto” si prefigge, in
particolar modo, di rivalutare gli antichi strumenti da
tasto (Clavicembalo, Clavicordo e Fortepiano) che solo negli
ultimi decenni stanno vivendo una renaissance sia come studi
che come concerti.
Roma, dal 1600, si è posta come uno dei centri “mondiali”
di diffusione della tecnica e del repertorio per strumenti
a tastiera e riportare in questa città una specifica
attenzione non può che accrescere la valenza culturale
già elevata che essa possiede.
Personaggi di primaria importanza
come Pasquini, Domenico Scarlatti, lo stesso Haendel e Muzio
Clementi ebbero in Roma, nei suoi palazzi, nei suoi mecenati
un punto di riferimento sia per la loro carriera che per
il loro stile compositivo.
Lo stile “Romano” era
così connaturato da essere addirittura indicato come
il più ricco di colori e di espressione, caratteristiche
che non solo arricchivano le possibilità degli strumenti
già esistenti, ma ne facevano prevedere gli ulteriori
sviluppi, come per esempio l’invenzione del “Gravicembalo
con il piano e il forte”. Infatti Scipione Maffei
allude agli “Spettacoli romani” proprio nel
suo articolo di presentazione dell’Invenzione del
Cristofori e proprio in Roma – al Museo degli Strumenti
Musicali – è conservato uno dei rarissimi esemplari
originali di “pianoforte” appena inventato.
Con l’associazione si vuole
quindi riportare in Roma la giusta prospettiva della storia
organologica e del repertorio degli strumenti da tasto,
attraverso una programmazione legata alle diverse epoche
e autori che hanno saputo valorizzarli e diffonderli in
tutto il mondo.
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